Arredamento, luoghi comuni e miti da sfatare!
Nell’universo dell’arredamento, esistono ancora luoghi comuni e miti da sfatare che si tramandano da tempo e che spesso tendono a limitare la creatività e a influenzare le scelte di interior design. Questi cliché, sebbene talvolta possano sembrare comodi, rischiano di trasformare gli ambienti in luoghi omologati e privi di carattere.
E allora… sfatiamo questi miti, perché l’arte dell’arredare e decorare gli interni è, in realtà, aperta ad un’infinità di interpretazioni e visioni, capaci di dar vita a soluzioni che riflettono veramente il nostro stile di vita e i nostri gusti!
Perché non (sempre) è vero che…
I colori scuri rendono gli ambienti più piccoli e cupi
Un mito da sfatare. Non sempre è vero perché l’uso strategico dei colori può creare negli ambienti una sensazione di profondità. Utilizzando, ad esempio, tonalità come il blu navy, il grigio antracite o il verde bosco, è possibile aggiungere una dimensione visiva che fa sembrare le pareti più lontane, ampliando otticamente lo spazio. Le pareti scure possono poi fungere da sfondo perfetto per mettere in risalto gli arredi e gli accessori, creando uno spazio sofisticato. L’importante è bilanciare tonalità scure con elementi più chiari e luminosi e prevedere una buona illuminazione.
Arredamento, luoghi comuni: Mixare stili diversi è sbagliato
L’idea che ogni elemento d’arredo debba essere dello stesso stile è un luogo comune ormai superato. Mescolare stili differenti può portare a creare in casa un’atmosfera eclettica e di grande carattere. La chiave non è abbinare ogni dettaglio, ma creare un senso di coesione e armonia. E così, ad esempio, se volete inserire dei mobili antichi o vintage in un ambiente moderno scegliete uno o al massimo due pezzi e rendeteli protagonisti alleggerendo il resto dello spazio!
Mixare pattern diversi rende caotici gli ambienti
Un luogo comune che, fortunatamente, è sempre meno comune! Ma ancor oggi si tende a pensare che mescolare stampe e motivi diversi renda gli ambienti caotici e sgradevoli agli occhi. In realtà le tendenze moderne del design spesso abbracciano il mix di pattern e gli interni contemporanei giocano con audaci combinazioni di tessuti e texture. Naturalmente, come sempre, l’importante è non esagerare e trovare un elemento di coerenza: una stessa palette di colori può legare insieme pattern diversi, creando armonia e coesione visiva.
Arredamento luoghi comuni: Le sedie vanno coordinate al tavolo
L’idea che le sedie debbano essere coordinate al tavolo e, soprattutto, tutte uguali è un mito da sfatare. Ci sono troppe sedute belle per sceglierne un solo modello da inserire nei nostri ambienti! E allora osate, mixate e per il tavolo da pranzo o della cucina sceglietele diverse e soprattutto colorate! L’ambiente acquisterà subito carattere.
Le poltrone devono essere abbinate al divano
Il coordinato – stesso stile, stesso colore – è la soluzione classica e quella più indicata per un soggiorno in stile tradizionale. L’insieme risulterà complessivamente armonioso e per spezzare l’uniformità si potrà giocare, ad esempio, con le nuance delle tende e con quelle dei cuscini. Per creare un maggior dinamismo è possibile optare per divano e poltrona in colori complementari o in contrasto tra di loro senza esagerare con troppe nuance. Per chi vuol osare di più, la soluzione è quella di mixare gli stili abbinando, ad esempio, una poltrona vintage di design ad un divano dallo stile contemporaneo!
Arredamento, miti da sfatare: Più luci ci sono, migliore è l’illuminazione
L’illuminazione è un elemento cruciale nell’arredamento di interni, ma esiste un mito diffuso che sostiene che più luci si hanno, migliore sarà l’illuminazione. Ecco un altro esempio di “luoghi comuni e miti da sfatare”! Un eccesso di luci, oltre a far sembrare i nostri ambienti un campo da calcio, può creare una distribuzione irregolare della luce. L’arte dell’illuminazione risiede nella qualità, più che nella quantità ed è importante concentrarsi soprattutto sulla disposizione strategica delle luci. È importante valutare l’uso degli spazi e adattare l’illuminazione di conseguenza: luci soffuse, ad esempio, creano ambienti più accoglienti e rilassanti che sono l’ideale per la “zona divano”!
Arredamento, miti da sfatare: Una finestra senza tende non è decorativa
Sfatiamo, in parte, anche questa convinzione! Certo, le tende sono necessarie quando la vista non è delle migliori oppure nei casi in cui la nostra privacy possa essere compromessa. Ma in caso contrario una finestra senza tende massimizza l’ingresso di luce naturale, creando una sensazione di apertura e spaziosità. Lasciare che la luce naturale inondi un ambiente può rendere gli spazi più accoglienti soprattutto nella zona living. L’assenza di tende può abbracciare sia uno stile classico che uno stile minimalista, dove la pulizia delle linee e la chiarezza dell’ambiente sono prioritari. In conclusione… se abbiamo una finestra vista mare perché coprirla?
Avete visto quanti luoghi comuni e miti da sfatare? Rompere gli stereotipi e liberare la creatività può aprire la strada ala creazione di ambienti che riflettono veramente la personalità di chi li abita. Senza dimenticare che l’interior design dovrebbe essere un’espressione libera del nostro stile di vita, un’arte che va al di là delle fugaci mode del momento!