Un nuovo concetto di interior design: la tendenza del CraftCore
Si chiama Craftcore, si legge passione per il fatto a mano. L’artigianato si riprende il posto che gli spetta e, complice un ritorno alla manualità e alle lavorazioni d’autore, diventa protagonista di quei complementi di arredo che vestono la nostra casa.
Una tendenza oramai affermata che ha fatto della reinterpretazione dell’artigianato tradizionale in dialogo con l’estetica moderna la sua base ricca di fascino e di sorprendenti declinazioni.
Pioniera in questa direzione è stata la moda che ha riscoperto un ritorno alla manualità fatto di lavorazioni personalizzate e scandite da ritmi lenti in contrasto con quelli vorticosi dell’universo social, nobilitando così il fatto a mano e la sua irresistibile patina d’antan. Da quello che si indossa all’arredamento, naturalmente.
Cosa si intende per craftcore?
Portare l’abilità manifatturiera, il craft, al centro dello sforzo creativo dando valore a tutto ciò che è realizzato in maniera artigianale ed è perciò unico e diverso da tutto il resto costituisce, in estrema sintesi, l’essenza della tendenza del craftcore. A questo si aggiunge una precisa attenzione sui materiali, che sono naturali e spesso grezzi, e per le colorazioni, che prediligono tonalità neutre e non trattate.
Senza dimenticare la sfumatura sostenibile che, va da sé, si lega non solo al contenuto artistico di questo mood ma anche al recuperare quegli oggetti dismessi o dimenticati a cui ridare nuova vita e una collocazione diversa inserendoli in un contesto più contemporaneo. Una tendenza, poi, più che attuale grazie alla sua sfumatura sostenibile apprezzata da chi cerca uno stile di consumo che privilegia una produzione consapevole e lenta, attributo fondamentale del design hand made.
Il potere del craftcore
Ma quali sono i fattori che hanno permesso alla tendenza del craftcore di imporsi sempre più nel nostro quotidiano? Non esiste una risposta sola ma un insieme di fattori. Come il ritrovato gusto per i piccoli oggetti creati manualmente. Quella passione nel cercare le antiche botteghe che conservano tesori considerati esotici nella misura in cui più si allontanano dall’omologazione seriale. Il frugare nei bauli di famiglia e nelle case dei nonni alla ricerca di pezzi del passato. Ma anche l’effetto della pandemia che ha portato a una riscoperta del fatto a mano come risposta a una globalizzazione sempre più invadente…
Gli elementi chiave della tendenza craftcore
Sostenibilità nel più ampio senso del termine, manifattura artigianale rigorosamente in chiave slow, materiali naturali e upcycling creativo senza trascurare un tocco di vintage: shakerare ed ecco servita l’essenza del craftcore!
Al netto delle sue tante declinazioni, il sapore di fondo è un gusto per la tradizione che ha a che fare con quella ricercatezza che oggi significa distanza dai cliché e dai luoghi comuni. Il concetto stesso di recupero poi rappresenta una parte importante di questa tendenza che permette di sbizzarrirsi con ciò che già si ha in casa per trovargli una nuova collocazione o un uso differente. Con craftcore si intende, poi, anche l’atto stesso del riparare, una ceramica come una vecchia cassapanca o una tovaglia, perché un’ altra sua caratteristica è non lasciare che nulla vada sprecato ma, al contrario e dove possibile, riparlarlo e riutilizzarlo. Perché il suo valore etico è incommensurabile.
Il craftcore nell’interior design e… a casa nostra!
Applicare la tendenza del craftcore all’ interior design significa avere un approccio più consapevole e naturale, sostenibile e bello che comincia direttamente dallo spazio che abitiamo.
Ma come fare a inserire in maniera discreta qualche elemento che richiami questo stile senza stravolgere l’arredamento già esistente?
È molto più semplice di quanto si creda, se non altro perché è possibile cominciare da piccoli tocchi che regalano, man mano, un effetto più cosy e accogliente all’insieme. Già perché il craftcore ha la capacità di dare all’ambiente un aspetto più caldo e familiare, quel “profumo di casa” che conquista da subito e fa venire voglia di non allontanarsi mai troppo dal proprio nido. Pensiamo alle ceramiche nate da piccoli laboratori che possono entrare a far parte dei nostri servizi da caffè per una pausa old style; ai mobili intagliati a mano, imperfetti ma… perfetti per dare carattere a quell’angolo un po’ anonimo nella stanza degli ospiti.
Soffermiamoci sulla delicatezza di texture naturali e non trattate che, facendo le veci di teli, possono essere drappeggiati sui divani o usati come copriletti. Per non parlare delle coperte all’uncinetto oppure patchwork che, dalle soffitte in cui sono state a lungo riposte, tornano a donare colore e calore alle camere da letto. E la lista è lunga ma il mio consiglio è uno solo, quello cioè di lasciarsi affascinare da tutto ciò che possiede quel tocco umano e unico capace di fare davvero la differenza.